sabato 9 giugno 2007

Alla corte sul lago

Era il meriggio di sabato 2 giugno: fu allora che le sentinelle avvistarono le prime avanguardie, nei prati di via Torre. Ma ci fu chi giurò di aver notato già nei giorni precedenti la presenza inquietante di alcuni forestieri: forse esploratori, inviati, col favore delle tenebre, a studiare il terreno.
Presto si accamparono gli avamposti, e da allora, nel breve volgere del dì di festa,
fu tutto un brulicare di minacciosi armigeri, ma, fortunatamente, anche di spassosi giocolieri e divertenti giullari, austere matrone ma anche leggiadre madamigelle, nerboruti arcieri ma anche ospitali popolani, abili artigiani e gioviali osti.

Un successo di pubblico al di là delle aspettative ha salutato la terza edizione di «Alla corte sul lago», rievocazione medioevale organizzata dalla pro loco, con il patrocinio di Comune e Provincia. Splendido teatro della manifestazione, villa Borsini Marietti, che per l’occasione ha riaperto i cancelli del grande parco all’inglese, insieme ad un’ala della storica residenza signorile, concessa anche quest’anno dalla squisita disponibilità del “castellano” Antonio Marietti.
«Quella di Bolzano, realizzata per la prima volta nel 2005 -sottolineano gli organizzatori- è stata la prima rievocazione medievale di tutto il Cusio, ed è ormai ben conosciuta ed apprezzata anche fuori provincia. Un vero e proprio viaggio nel tempo, attraverso tutto ciò che fu il medioevo: mistero e scoperta, paura e fede, guerra e pace. Con un’attenzione particolare ai riferimenti culturali e storici locali, nell’intento di rivivere ciò che accadde in quel lontano periodo storico nel territorio della Riviera del lago d’Orta».

Due giorni di giostre, spettacoli e tornei cavallereschi, animati dalla partecipazione di alcune tra le più note compagnie storiche italiane: dagli sbandieratori di Castell’Alfero (Asti), alla bresciana Confraternita del leone, dalla Compagnia del capitano del Bergamino della vicina Vogogna, ai gruppi locali di Arona e Bolzano. Un centinaio di figuranti in abbigliamento storico, impegnati lungo il fine settimana nei 50 mila metri quadrati della tenuta bolzanese, hanno dato vita a uno spettacolare affresco vivente: scene di vita quotidiana nel villaggio e negli accampamenti, botteghe di artigianato, fatti d’arme, battaglie campali, disfide cavalleresche, dimostrazioni d’arceria e di scherma storica, ma anche «giuochi per infanti», musiche e danze dell’epoca, scenografiche esibizioni di sbandieratori, menestrelli e artisti di strada, e financo uno spietato supplizio alla gogna particolarmente realistico…