giovedì 22 aprile 2010

Quando il pericolo viene dalla strada...


Paruzzaro. E' ormai divenuto uno dei punti più pericolosi della viabilità locale: in alcuni tratti della strada provinciale 33 Gozzano-Oleggio Castello, infatti, l'asfalto si è letteralmente scrostato come la granella di una colomba pasquale. Il risultato sono profonde buche che, spesso, attraversano tutta la larghezza della carreggiata, costringendo gli utenti della strada a pericolose manovre di aggiramento, se non all'invasione della corsia opposta.
E' così, ad esempio, in via per Oleggio, il tratto che attraversa il comune di Paruzzaro, intorno al km 9, tra le aziende Comoli e Zanini. In quel punto, il dissesto crea un pericolo immediato ed evidente, tanto agli automezzi, quanto soprattutto a cicli e motocicli, facendo rilevare già alcuni sinistri, oltre che numerose segnalazioni da parte dei cittadini.


La segnaletica stradale, installata nel periodo pasquale, indica a chi scende da Paruzzaro un “pericolo generico”, con un cartello verticale e un segnale mobile. In realtà in entrambi i sensi di marcia ci si trova ad affrontare vaste aree di dissesto. Una vera e propria “trappola stradale” che ha indotto l'amministrazione comunale a chiedere interventi urgenti a palazzo Natta. «Già a marzo -spiega il sindaco, Mauro Julita- abbiamo inviato una segnalazione formale, coinvolgendo l'assessore provinciale alla viabilità (il borgomanerese Gianluca Godio, ndr) e il dirigente del servizio tecnico (l'ingegner Alberto Ravarelli, responsabile dell'efficienza della rete viaria). Dopo alcuni incontri, la procedura di appalto si è avviata, e, secondo le ultime informazioni, nel giro di un mese e mezzo dovrebbe essere aperto il cantiere».

Nel frattempo, lunedì 12 aprile, un altro episodio è accaduto, questa volta lungo la strada provinciale 111 Bolzano Novarese-Invorio: in seguito al maltempo del periodo pasquale, poco dopo il ponte sul torrente Agogna, un albero si è abbattuto sulla carreggiata, solo per una fortunata coincidenza senza coinvolgere alcun mezzo. In quel punto, ormai da anni è evidente una perdita d'acqua che causa il periodico sversamento in carreggiata di detriti. Un'ulteriore situazione di rischio che ha riportato in primo piano anche lo stato di manutenzione delle banchine e delle aree limitrofe alle strade, dove spesso la vegetazione incolta invade la carreggiata.
Davide Valeri