giovedì 20 novembre 2008

I rifiuti siete voi...


Bolzano Novarese. Venticinque euro. Questa la sanzione minima prevista dalla legge per l’abbandono di rifiuti da parte di privati. Eppure tanto si è parlato dello scandalo di Napoli e dei recenti provvedimenti assunti dal governo in materia, con tanto di introduzione dell’illecito penale per i trasgressori campani. Anche nelle nostre zone non si contano i casi che meriterebbero l’identico trattamento.


A Bolzano, lungo la strada che conduce al cimitero, una piazzola a lato della carreggiata si è trasformata nottettempo in una vera e propria discarica. Una dozzina di sacchi neri di spazzatura sono andati ad aggiungersi a quanto già vi era stato gettato: oltre a sacchi e sacchetti di pattume, si contano mucchi di detriti provenienti probabilmente da lavori di ristrutturazione. Se poi si abbassa lo sguardo lungo la ripida scarpata, ecco carcasse di elettrodomestici bianchi, un videoregistratore, vecchi mobili, reti e materassi, financo il sedile di un furgone e due caschi da moticiclista.


Abbiamo chiesto un commento al sindaco, Carlo Frattini, la sera di lunedì 17, ed il primo cittadino, oltre a risponderci, ha immediatamente provveduto: la mattina successiva, il cumulo di sacchi era stato rimosso, anche se per i rifiuti –ingombranti e non- gettati verso valle servirà una bonifica più attenta, e forse l’utilizzo di apposite attrezzature, quali un “ragno”.

«Purtroppo in questi casi è il personale comunale, con i mezzi del municipio, a doversi occupare dello sgombero. Non ci resta che ripristinare lo stato dei luoghi il più presto possibile, per evitare che altri incivili si sentano autorizzati ad abbandonare ulteriore immondizia in quel punto».

E intanto i cittadini pagano… «Caro e salato. Proprio per questo spero che i responsabili non siano bolzanesi. Non perché gli abitanti di altri comuni siano scusabili, ma se si tratta di nostri concittadini il comportamento sarebbe doppiamente assurdo: non è molto furbo gabbare se stessi…».


Ancora una volta, dunque, l’amministrazione si trova a far fronte a un problema di scarsa civiltà. «Fino a poche settimane fa –ricorda Frattini- era di gran moda abbandonare le bombole di gas proprio davanti al cimitero, e abbiamo dovuto sostenere costi piuttosto onerosi per lo smaltimento».

Quale il movente degli inquinatori? «Pura ignoranza. Con il servizio attuale, grazie alla raccolta porta a porta il cittadino è servito sin dal cancello di casa. Prendiamo ad esempio il caso di quella dozzina di sacchi neri: lasciare davanti al proprio domicilio per la raccolta un solo sacco o quindici è la stessa identica cosa, non comporta alcun aggravio di spesa. Quindi non si comprende la necessità di seminarli nei nostri boschi».

Ed anche per i rifiuti ingombranti o particolari, la piazzola dista ottocento metri dall’area ecologica comunale, che permette il corretto conferimento di ogni genere di rifiuto in modo totalmente gratuito. «L’amministrazione da parte sua garantisce la flessibilità necessaria per mantenere un servizio accessibile ed efficiente». Così, paradossalmente, per gli ignoti responsabili portare i rifiuti nell’apposita area sarebbe stato più comodo e conveniente rispetto allo scarico illegale.


Presenterete una denuncia contro i responsabili? «In realtà la prassi è formalizzare un esposto solo nel caso di rifiuti pericolosi, per i quali lo stesso Comune deve poi giustificare lo smaltimento. Per i casi di abbandono incontrollato e le discariche abusive, dovremmo essere ogni giorni in caserma ad esporre denuncia a carico di ignoti. Identificare i responsabili è spesso difficile, occorrerebbe la flagranza». Eppure vi sono stati casi recenti, anche nei paesi vicini, in cui si è risaliti ai responsabili grazie alla corrispondenza rinvenuta tra i rifiuti. «Anche in quel caso, purtroppo spesso le sanzioni sono irrisorie, a meno che si tratti di rifiuti pericolosi. Oggi sembra farsi strada una sensibilità diversa: ci vorrebbe forse l'estensione del decreto emesso per la Campania, che prevede comunque la denuncia penale e sanzioni importanti».

D’altra parte, un altro concetto di gran moda è il federalismo fiscale. E se si cominciasse a sfruttare l'autonomia normativa che i Comuni hanno già, emanando un regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti che preveda un cospicuo salasso e il risarcimento delle spese in caso di identificazione? Che, nel caso dei componenti di un automezzo, come a Bolzano, potrebbe non essere impossibile...

Davide Valeri