sabato 22 settembre 2007

Bolzano Novarese: sessant'anni di autonomia comunale

«Conserviamo insieme Bolzano sana, pulita e ricca di valori»

Festeggiare una divisione può apparire paradossale. Eppure quella ricordata con una giornata celebrativa sabato 22 settembre, è «la ricorrenza di un momento felice, non di una separazione triste». Lo ha ricordato il sindaco, Carlo Frattini, nell’accogliere gli invitati: «Mi piace pensare che 60 anni fa avvenne un distacco voluto, condiviso, naturale, bello».
Era il primo di luglio del 1947: un decreto prefettizio restituì al piccolo centro cusiano la dignità di comune indipendente, dopo 19 anni trascorsi come frazione della vicina Gozzano. Gozzano che «ha prima tenuto nella dovuta considerazione la sua frazione, e poi ha saputo accettare il momento della secessione. Oggi posso affermare che tra i due Comuni si continuano a mantenere e coltivare insieme intensi rapporti istituzionali e fraterni legami».

Molte le autorità presenti per fare memoria «di un evento che determinò una svolta storica per la crescita e lo sviluppo di Bolzano»: il prefetto Fabio Costantini; il consigliere regionale Sergio Cavallaro; l’assessore Gianni Barcellini e la consigliera Ilaria Sorrentino per la provincia di Novara; il maresciallo dei Carabinieri di Gozzano Gianluigi Penariol ed il comandante della tenenza di Borgomanero; il parroco don Gianni Remogna. Numerosi anche i cittadini che hanno accolto all’invito del sindaco, affollando la sala consiliare.

Il primo pensiero è stato per gli amministratori scomparsi: sono stati ricordati il compianto ex sindaco Augusto Bacchetta; Bruno Godi, deceduto improvvisamente nel 1985 mentre ricopriva la carica di vicesindaco; Pietro Godi, defunto nel 1996; Paola Godi, mancata prematuramente nel 1999 dopo aver lavorato in municipio per 14 anni. A tutti loro, «che nella loro vita, con il loro impegno, hanno saputo aiutare Bolzano nella crescita, magari diversi tra loro nelle idee, ma sicuramente uniti dall’amore profondo per il loro paese», è stato dedicato un minuto di silenzio, seguito da un commosso applauso.

Un riconoscimento è stato consegnato ad alcuni protagonisti della vita pubblica bolzanese. Primo fra tutti Domenico Gattoni, per innumerevoli anni messo, guardia campestre, vigile urbano, collaboratore scolastico, operaio tuttofare, vera mente storica del paese. Ma la prima impiegata del rinato Comune, trasferita proprio dal municipio di Gozzano, è stata Lucia Bacchetta in Della Noce, assunta con la qualifica di… scrivana: a ricordo dei suoi 38 anni di servizio, una targa ed una copia della promessa solenne prestata nel giorno della sua entrata in servizio, il 14 maggio 1947. Un segno di «riconoscenza per l’assiduo impegno» è andato anche a tre consiglieri comunali che hanno totalizzato sei mandati amministrativi, in pratica trent’anni di carriera: Giuseppe Godi, Nicola Gattoni, e Giovanni Gattoni.

Non poteva certo mancare un premio agli ex primi cittadini, a cominciare da quel Giuseppe Gattoni che fu promotore della rinascita del Comune, decano dei sindaci novaresi, con nove mandati più uno da commissario prefettizio, per un totale record di 42 anni. «Ancora oggi lo conosciamo come “al Peppino sindich”, “il Peppino sindaco”. –ha detto Carlo Frattini- Dobbiamo a lui l’impegno maggiore per l’autonomia: è grazie alla sua determinazione e tenacia, alla sua personale autorevolezza se oggi siamo qui a celebrare questo anniversario». Oggi 92enne, Gattoni ha inviato una lettera molto cordiale: «Purtroppo l’età avanzata e le condizioni di salute non mi permettono di essere presente fisicamente, ma lo sono con la mente e con il cuore». A rappresentarlo, è stata la figlia, dottoressa Marinella Gattoni. «Da parte mia –ricorda il sindaco emerito- ho sempre cercato di operare per il meglio, lavorando nell’interesse della collettività. Sicuramente avrò commesso qualche errore, ma credetemi, non è mai avvenuto per malafede o per interesse personale». Dopo aver ringraziato per «la preziosa collaborazione delle persone che nel tempo si sono avvicendate nell’amministrazione nei diversi ruoli», Gattoni esprime «l’augurio che il Comune di Bolzano Novarese continui a progredire, avvalendosi sempre di amministratori competenti e generosi».
A nome del cavalier Augusto Bacchetta, che ha ricoperto la carica tra il 1961 ed il 1965, è intervenuta la figlia Giannina. Infine, Giulio Frattini, vittorioso nel 1995, che ha lasciato il testimone all’attuale primo cittadino. E’ stato poi il momento del grazie collettivo «ai segretari comunali, i dipendenti, i collaboratori gli ex amministratori, le insegnanti delle scuole, i rappresentati delle associazioni, e tutti i concittadini».

Le radici.
«La ricorrenza –ha aggiunto Carlo Frattini- è occasione anche per riflettere sulle nostre radici. Radici cristiane, apportatrici di valori anche sul piano civile. L’augurio per questa giornata è che Bolzano conservi sempre il suo tessuto sociale e culturale sano e ricco di valori».
La conclusione è stata affidata a una significativa citazione di Giorgio La Pira, sindaco di Firenze: «Ogni paese racchiude in sé una vocazione e un mistero. Amatelo come si ama la casa comune destinata a noi e ai nostri figli, fate che il volto di questo vostro paese sia sempre sereno e pulito. Sentitevi, attraverso di esso, membri di una stessa famiglia». «Viva Bolzano!» l’esclamazione finale.

La cerimonia ufficiale è stata seguita da un aperitivo nel cortile delle scuole elementari, mentre in serata, presso il piazzale Karol Wojtyla, il corpo musicale “Carlo e Domenico Martinetti” di Gozzano ha proposto un intrattenimento musicale. Suggestivo lo spettacolo pirotecnico finale, addolcito dalla ghiotta torta del sessantesimo.