sabato 4 febbraio 2012

Voci dal silenzio

Ha scelto Bolzano Novarese, il prefetto Giuseppe Adolfo Amelio, per ringraziare l'impegno dei comuni novaresi nelle manifestazioni organizzate per la Giornata della memoria. E così, venerdì 27, si è ritrovato vittima di una brutale retata notturna delle Waffen SS. «Non senza un brivido lungo la schiena», ha ammesso, quando, pochi minuti dopo le 21, da via delle Vigne si sono uditi colpi di arma da fuoco, seguiti dall'irruzione e dai secchi ordini degli sgherri in divisa: «schnell!», «svelti!». Nel frattempo, giungevano, a bordo di auto d'epoca, gerarchi nazisti ed ufficiali medici. Così, in un clima irreale, tra gli spari, le raffiche, il fumo acre ed il suono lacerante delle sirene, tutti i presenti sono stati rastrellati dagli sgherri e spintonati senza tanti riguardi nell'atrio del municipio. A perquisizioni, commenti sprezzanti e maltrattamenti è seguito un momento di grande impatto emotivo: l'identificazione con lo “scudo di David”, la famigerata stella gialla di stoffa appuntata sul petto, che significava deportazione.
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Ancora una volta è stata l'emozionante animazione teatrale di strada curata dalla compagnia locale “Albero cavo” ad introdurre la serata «Voci dal silenzio. Oltre l’immaginabile», organizzata dall'amministrazione e dalla Pro Loco. Ed oltre le aspettative è andata anche la partecipazione dei cittadini, che hanno gremito la sala consiliare. Fermato da un malanno di stagione il relatore, Giovanni Cerutti, direttore scientifico dell'Istituto storico della Resistenza novarese, gli interventi sono stati affidati al sindaco, Giulio Frattini, al prefetto Giuseppe Amelio, ed al giornalista Daniele Godio, volto noto dell'informazione televisiva locale, ma anche storico competente ed appassionato. Il primo cittadino ha richiamato al senso ed al dovere della memoria e della testimonianza, introducendo e commentando una serie di toccanti contributi audiovisivi, che documentano la testimonianza di episodi drammatici della persecuzione razziale nazifascista, accaduti proprio nell'alto novarese e nel Vco. Fedele all'imperativo di Primo Levi: «Meditate che questo è stato, vi comando queste parole», anche l'intervento di Daniele Godio, che si è soffermato sul valore attuale della memoria della shoah, sottolineando la necessità di un rinnovato impegno: «La storia -ha ricordato citando Churchill- è maestra di vita, ma ha negli uomini dei pessimi studenti». Infine, il prefetto Giuseppe Amelio ha riunito idealmente nell'applauso finale tutte le iniziative che si sono tenute nella nostra provincia: «Ringrazio l'impegno di tutte le amministrazioni, i gruppi e le associazioni che hanno contribuito all'organizzazione dei numerosi eventi che, anche quest anno, hanno reso la giornata della memoria una testimonianza preziosa e significativa di impegno civile».
Davide Valeri

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